Parole di Roberto Assagioli sul « Progetto Volontà »

…Il volume – L’Atto di Volontà – dovrebbe essere considerato un inizio e non una fine. … 

Le risorse della volontà umana sono immense e lo scopo del Progetto Volontà è di aiutare a realizzarle.

…Il Progetto è la formulazione di un piano di lavoro generale e vuole costituire un incentivo per ulteriori ricerche, perché individui e gruppi proseguano il lavoro sulla volontà e portino altri a conoscere l’importanza del suo corretto uso.

…Si sta formando un gruppo internazionale che agirà come punto focale e raccoglierà le adesioni e le esperienze di coloro che desiderano prendere parte attiva al Progetto. 

…L’uso superiore della volontà – il contatto con la Volontà Transpersonale e l’unificazione con la Volontà Universale – può fornire strumenti per ottenere una pace vera, …al fine di risolvere i grandi problemi dell’Umanità;

…. E «poiché le guerre iniziano negli animi degli uomini, è negli animi degli uomini che le difese della pace devono essere costruite» (premessa dell’Atto costitutivo dell’UNESCO firmato nel 1945). [Da: L’ Atto di Volontà (Ed. Astrolabio) e dall’articolo della Rivista dell’Istituto -‘Aprile 1993] 

Solo dopo molti anni da questi scritti di Assagioli avvenne l’incontro di quel “gruppo internazionale” da lui previsto, che si tradusse nell’evento del primo Congresso di Psicosintesi sulla Volontà tenutosi a Bologna nel 2000 – che a tutt’oggi (dopo più di vent’anni) resta “unico”. Un’osservazione che invita a riflettere.